domenica 7 settembre 2014

Parliamo di Dark Souls


Nell'era degli antichi 
Il mondo era amorfo, avvolto nella nebbia.
Un regno di rupi grigie, alberi giganti e draghi eterni.
Poi venne il fuoco
E con il fuoco venne la diversità.
Caldo e freddo,
Vita e morte, 
Ed infine... luce e tenebra.
Poi dall'oscurità giunsero loro 
e trovarono le anime dei Lord tra le fiamme.
Così ebbe inizio l'era del fuoco.
Ma presto le fiamme svaniranno e resterà soltanto l'oscurità 
Perfino ora restano soltanto le braci 



E dopo avere scritto parte delle parole dell'introduzione posso cominciare a parlare di un gioco che inizialmente ho sottovalutato parecchio.
Non vedevo l'ora di scrivere a proposito di questo titolo perché è stato tra i pochi a ridarmi la speranza in questa generazione videoludica ormai passata, la speranza nei giochi di qualità che incitano il giocatore a approcciarsi direttamente con il gioco in se, scovandone la trama e capendone le meccaniche ed i segreti più nascosti.
From Software ha puntato proprio su questo, ci ha lasciati liberi e ha voluto vedere fino a dove eravamo capaci di arrivare sfruttando le meccaniche di un classico gioco di ruolo.
E Hidetaka Miyazaki ha puntato parecchio su questo aspetto, lasciando in ogni oggetto anche solo quella minima descrizione che fa combaciare i pezzi dell'intricato e vasto Puzzle dell'universo di Dark Souls.


Come ogni gioco di ruolo ci imbatteremo nel classico editing del personaggio, con tanto di descrizioni e di caratteristiche fisiche e facciali.
Una volta portato a termine il nostro non-morto si inizia con la strabiliante introduzione che ci immerge sin da subito nel mondo di gioco e ci da una serie di informazioni chiave che inizialmente non capiremo del tutto e che MAI più verranno ripetute.
L'unica cosa che sappiamo con certezza è quella di essere stati marchiati da un simbolo maledetto che ci fa ritornare in vita e sfuggire alla morte, trasformandoci in non-morti appunto.
Ed ecco il nostro personaggio che riprende di nuovo contatto con la realtà aprendo la cella che per anni lo ha tenuto rinchiuso nella prigione dei non morti, terra misteriosa e della quale non si sa nulla inizialmente.

"Scappa" chi di voi ha letto il messaggio che si trovava all'interno dell'edificio della prigione? 
Molti di voi se lo ricorderanno e ammetto che la prima volta che vidi quanto From software si stesse burlando di me ero parecchio preoccupato e terrorizzato all'idea di sapere quali altre sfide dovessi affrontare....avevo appena incominciato.
"Bravo, continua così" non possiamo fare altro che rincuorarci con messaggi di questo tipo e addentrarci in quello che è il vero mondo di gioco.
Tutti si ricorderanno del caldo e vitale Santuario del legame del fuoco che teneva unite tutte le aree della terra di Lordran e di quell'antipatico ma triste Guerriero Abbattuto (citazione presa direttamente da Demon's Souls) che ci da un piccolissimo accenno di quello che affronteremo d'ora in avanti.

Ho voluto parlarvi delle prime esperienze di gioco per farvi capire meglio che gioco abbiamo di fronte.
Non esistono stati o obbiettivi prioritari da seguire.
Tutto può essere accessibile sin da subito se si possiedono gli items giusti ed è questa la cosa che mi ha fatto apprezzare il titolo solo in seguito.

Nonostante qualche leggera difficoltà sono riuscito a proseguire la mia avventura e a potenziare il necessario ma non sono qui per parlarvi di me.


Dark Souls è talmente complesso che un solo post non basterebbe per descrivere la sua grandezza, posso solamente dirvi che non è il tipico gioco che si fa solo ed esclusivamente una volta seguendo solamente gli obiettivi essenziali e senza ricercare un minimo né parlare con qualcuno che ne sa di più sull'argomento.
Ma grazie, è un gioco di ruolo, cosa potrebbe esserci di più sbagliato che intraprendere l'avventura senza saper quel che si fa? 
Semplice, lo si considera come un semplicissimo titolo banale, che offre ugualmente stupore nel giocatore nell'ammirare il superbo level-design ma che non da quella scintilla, quella fiamma che solo un vero player di Dark Souls può cogliere e sfruttare al meglio.
Quando uscì il gioco ricordo lo stupore ed i pareri di gente che era ferma ai primi boss e si sentiva totalmente spaesata per l'IMMENSA difficoltà.


Stiamo pur sempre parlando di un videogioco per l'amor del cielo, cosa potrà esserci di così difficile?
Ve lo dico io, l'ignoranza è la chiave che fa etichettare Dark Souls come un titolo a cui solamente chi possiede le competenze adatte o chi ha già passato l'inferno con Demon's Souls può capire. 

Nella mia breve vita da videogiocatore mi è capitato di giocare titoli parecchio impegnativi e Dark Souls è uno di quelli, ovviamente non sto dicendo che sia una delle cose più difficili che mi siano mai passate sottomano perché finirei per essere uno dei tanti che non vuole avere niente a che fare con questi giochi solamente per passare pomeriggi ad imprecare e a spalare letame su una perla.

Premesso anche questo concetto posso parlarvi finalmente del gioco vero e proprio.
Il titolo mi ha stupito parecchio per la realizzazione di Lordran e di come tutto, ogni singola cosa fosse collegata tramite Shortcut, aree segrete o quant'altro.
Questa è la prova di un grande level design che non inserisce stanze vuote o aree senza un preciso scopo, in Dark Souls a tutto vi è una ragione.
Persino oggetti del tutto inutili possono essere usati in questo gioco e se si esegue una determinata operazione si possono ottenere oggetti molto rari e difficili da ottenere in altro modo.

Altro punto a favore del titolo è l'accurata e particolare attenzione alle boss battle.
Su Dark Souls ne troveremo circa una ventina ma alcune di loro lasciano così tanti bei ricordi e l'immagini impresse, che difficilmente si dimenticano.
Chi si scorda più la battaglia contro Sif il lupo grigio o quei maledetti Ornstrein l'Ammazzadraghi e Smough il Giustiziere o anche solo il grande e potente Lord Gwyn?
Il tutto è accompagnato da una colonna sonora che lascia il fiato e che rende l'atmosfera ancora più magica e solenne.

Altro punto a favore è senz'altro la personalizzazione dell'inventario e degli incantesimi che si suddividono ulteriormente in piromanzia, magia e miracoli.
Ognuno di essi deve avere determinati parametri di utilizzo e potranno essere utilizzati salendo di livello.
Ad esempio per la magia ci toccherà potenziare l'intelligenza mentre per i miracoli la fede e così via.
Ogni incantesimo ci da la prova che il gioco può essere giocato in maniere del tutto differenti del resto, la classe che scegliamo all'inizio non implica per forza il fatto di giocare l'intera campagna seguendo un solo stile, ogni personaggio può essere modellato a proprio piacimento ed è proprio questo l'elemento ruolistico verso la quale rotea l'universo dei souls come di molti GDR moderni.

Vogliamo parlare del Character Designer?
Anche i nemici, gli alleati e gli NPC sono parecchio caratterizzati, ognuno di essi ha una storia e toccherà a noi scoprire attraverso le quest secondarie di alcuni il loro passato.


Basti pensare allo spensierato quanto folle Solaire di Astora o al timido e gentile SigMayer di Catarina.
Altri personaggi invece saranno disponibili direttamente dal santuario del legame del fuoco non appena liberati come il piromante Laurentius, il mago Logan e la principessa Reah che ci doneranno incantesimi e quant'altro.
Nel gioco vi sono situate in aree strategiche alcuni fabbri dalla quale è possibile migliorare il proprio equipaggiamento evolvendolo o riparandolo e per mezzo delle titaniti potremmo potenziare il nostro set da battaglia.
Infine saranno molti i momenti in cui dovremmo schierarci e decidere da che parte stare aderendo o meno a dei patti con il solo scopo di vederci chiaro nelle articolate fila della ragnatela che ricopre Lordran.


Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo Dark Souls ha avuto uno sviluppo abbastanza travagliato ed è a causa di questo che alcune aree o boss battle non sono riuscite come sperava Miyazaki ma a me non hanno particolarmente dispiaciuto.



Molti criticano Dark Souls a causa del lag di gioco, ma siamo sicuri che sia un problema del gioco o magari sono le console della scorsa generazione che tendono a non reggere l'elevato frame e di conseguenza a frenare il potenziale grafico di Dark Souls? 
Fatto sta che frame o non frame, bug o non bug questo gioco mi ha veramente lasciato un bel ricordo e tante belle ore alle spalle.
Dopo aver finito il gioco per la seconda volta ed essere riuscito a portare a termine tutti gli obiettivi ed aver esplorato ogni singolo centimetro di gioco mi sono sentito soddisfatto di avere portato a termine uno dei giochi che molti credevano difficile ma di difficile ha ben poco.
Voglio concludere questo "Parliamo di" con un frase di uno tra gli youtuber che nell'ultimo mese mi ha veramente donato tanto facendomi capire meglio l'universo dei Souls, Sabaku no Maiku. 

"Portiamo coscienza e qualità ovunque sia possibile senza perdere la nostra umanità".

(Roby)

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