domenica 3 novembre 2013

Recensione: Silent Hill HD Collection

E con mio immenso piacere riprendere in mano l'argomento "Recensioni", oggi in compagnia di Silent Hill HD Collection.

Premetto la stessa cosa che dissi quando scrissi un articolo sul primo Silent Hill, ovvero che non ho avuto la fortuna e la possibilità di giocare Silent Hill 2 e Silent Hill 3 quando uscirono per Playstation 2 pertanto mi baserò solo ed esclusivamente sulla versione rimasterizzata, uscita a Marzo del 2012 per Xbox360 e Ps3.
Pubblicato da Konami e sviluppato dal Team Silent a circa 10 anni di distacco dalle versioni originali, la Silent Hill HD Collection offre una migliore risoluzione grafica e tecnica di entrambi i capitoli, con comparti audio completamente rivisitati così da rendere l'atmosfera di gioco più viva che mai.
Potremo infatti scegliere, prima di far partire uno dei due giochi, se scegliere le voci classiche o lasciarci trasportare dal nuovo doppiaggio.

Iniziamo parlando di Silent Hill 2.


James Sunderland è il nuovo protagonista di questa terrificante avventura a Silent Hill, una cittadina apparentemente calma e serena, ma che nasconde pericoli e maledizioni una dietro l'altra.
Il nostro James arriva a Nathan Avenue, l'area di Silent Hill che da sul lago, alla ricerca di sua moglie.
Gli era stato detto dalla moglie stessa di recarsi li, ma ad un tratto James si rende conto che il luogo è abbandonato e decide di inoltrarsi per la città dove intuisce che c'è qualcosa che non va.
Il disperato tentativo di James alla ricerca di sua moglie Mary sarà infatti accompagnato da una serie di eventi insoliti ma sopratutto, faremo la conoscenza di alcuni personaggi che hanno avuto a che fare con Mary o che addirittura somigliano a lei.
Basti pensare l'incontro di James e Maria al parco, o all'inizio del gioco quando incontreremo per la prima volta Angela al cimitero.
Tutti questi personaggi, come il primo Silent Hill, avranno un ruolo fondamentale ma saranno anche le nostre scelte e le nostre azioni quelle che influenzeranno le sorti della partita.
Come vedremo, Silent Hill 2 vanterà di ben 6 diversi finali; alcuni non saranno disponibili sin da subito, mentre altri potranno essere accessibili a secondo delle scelte che intraprenderemo durante il corso dell'avventura.

Una delle cose che hanno sin da subito reso questo capitolo di Silent Hill un successone sono proprio le creature e i nemici con i quali James dovrà confrontarsi.
Quante volte abbiamo visto le infermiere con il volto coperto e le gambe storte?
Per non parlare del nemico che sin dalle prime ore di gioco ci darà del filo da torcere, ovvero Pyramid Head.
Insomma, questi esseri non solo riescono a trasmetterti un senso di angoscia immane ma già solo guardandoli ti rendi conto di quanto la realtà di Silent Hill sia oscura e malvagia.
Un' altra differenza dal primo capitolo è proprio la rivisitazione della cittadina stessa.
Ci ritroveremo infatti a rivisitare alcuni delle location che da sempre hanno terrorizzato i giocatori di Silent Hill, immergendoci in stanze labirintiche e prive di senso logico, quasi come si trattasse di un sogno o della nostra immaginazione.
Inoltre saranno disponibili alcuni capitoli aggiuntivi e uno scenario avente come protagonista Maria.


Ma il fiore all'occhiello di questa saga è proprio la colonna sonora di Akira Yamaoka che riesce sempre e comunque a stupirmi e a farmi innamorare di alcune bellissime soundtrack realizzate per l'occasione.
Se proprio vogliamo dirla tutta Silent Hill 2 mi è veramente piaciuto molto proprio perché è un gioco horror che penetra all'interno della mente giocatore e riesce ad immergerlo in una realtà contorta e negativa, sconvolgendolo dal punto di vista psicologico.


Spostiamoci di qualche anno dall'uscita di questo secondo capitolo e parliamo di Silent Hill 3
Questo seguito è molto collegato al primo capitolo e vede come protagonista la figlia adottiva di Harry Mason, Heather.
Per chi non lo sapesse Heather è la reincarnazione di Alessa Gillespie, una ragazza che ha giocato un ruolo fondamentale nel primo capitolo e che sembrerebbe essere collegata ai culti della setta di Samael.
Preferirei non dilungarmi molto nella trama anche perché rischierei di anticiparvi qualcosa.


Dal punto di vista prettamente tecnico Silent Hill 3 è molto simile al predecessore e offre, a differenza di quest'ultimo, un comparto grafico e una calibratura poligonale maggiormente marcata da effetti di luci e ombre, quasi come se riuscisse a dare un maggior senso di angoscia e di terrore.
Se a questo aggiungiamo il fatto che si tratti di un gioco rimasterizzato in alta definizione, allora otteniamo un titolo che sembra addirittura contemporaneo a quelli presenti sul mercato di 3-4 anni fa.


Ma Silent Hill 3 non è un diamante perfetto, il gioco possiede alcune imprecisioni e imperfezioni che mi hanno veramente dato fastidio nel corso della mia avventura.
Una fra le cose che mi hanno dato un'impressione negativa del gioco sono le location iniziali.
Infatti non saremo a Silent Hill ma visiteremo un centro commerciale e una metropolitana, due aree abbastanza confusionarie e stupide del gioco, specialmente la seconda.
Un'altra piccola parentesi va fatta per la scarsità di enigmi che, a differenza dei capitoli precedenti, occupano solo una minuscola porzione di tempo e di difficoltà.


Se devo essere sincero Silent Hill 3 non è riuscito a convincermi moltissimo.
La cosa che in assoluto mi ha fatto apprezzare maggiormente il titolo a differenza del secondo capitolo è proprio la trama, che riesce a dare un senso e un proseguo del filone principale degli eventi e riporta alla memoria gli allori del primo capitolo.


Entrambi i titoli però, mostrano rallentamenti e problemi legati alla lentezza di alcune scene,
In Silent Hill 3 ad esempio assistiamo per intere aree a zone dove la nostra protagonista non riesce neanche ad effettuare un attacco per la lentezza del frame, mentre su Silent Hill 2 alcune stanze contengono un quantitativo di nemici tali che il gioco rallenta a dismisura e avvengono gli stessi problemi riscontrati in Silent Hill 3.

Lasciando da parte queste piccole pecche, la collection di Silent Hill ve la consiglio sicuramente, a tutti coloro che sono amanti dei giochi horror, come il sottoscritto, ma in primis, a chi vuole realmente provare il brivido e la sensazione di paura e di angoscia che solo i Silent Hill riescono a dare.
Se dovessi dargli un voto gli darei un bell'8 e mezzo!

In fondo al blog vi lascio le colonne sonore di entrambi i titoli, spero che la recensione vi sia piaciuta e sia stata di vostro gradimento.


Stay Gamer! (Roby)






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