sabato 7 settembre 2013

Silent Hill 1... un gioco DA PAURA!


Salve a tutti carissimi Gamers, oggi avevo in mente di parlarvi del primo Silent Hill.
Quella che vedrete non sarà una normale "Recensione", anche perché recensire un gioco del 1999 mi sembra al dir poco assurdo.
Vorrei solamente esprimere le mie opinioni e impressioni su quello che probabilmente è definito come uno dei primi giochi horror mai creati.
Premetto che non ho avuto la fortuna di giocare al titolo all'epoca ma sono riuscito a recuperarlo e finirlo giusto qualche settimana fa.
Detto questo, iniziamo.


Per chi non lo sapesse, Silent Hill è un gioco sviluppato dal Team Silent e distribuito da Konami;
narra delle vicende che vedono coinvolto Harry Mason nel disperato tentativo di recuperare a tutti i costi la figlia Cheryl misteriosamente scomparsa dopo un incidente d'auto.


Una delle cose che più fra tutte hanno caratterizzato la serie è proprio quella dell'accostamento al mondo reale di un altro universo, che vive in simbiosi nella città di Silent Hill, popolato da terrificanti creature, realtà contorte e luoghi raccapriccianti.


Come dimenticare i corridoi pieni di sangue e sporcizia ovunque?
O basti solo pensare a quel terrificante quadro all'interno della scuola Elementare.
Ovviamene, durante la ricerca di nostra figlia saremo costeggiati da una decina di personaggi, ognuno avrà un ruolo importante all'interno del gioco.
Chi si ricorda della poliziotta più famosa di Silent Hill Cybil Bennet? o la vecchia Dahlia Gillespie?


Altro fattore interessante è la scelta delle location:
Infatti a Silent Hill potremo esplorare meglio luoghi quali l'Ospedale (terrificante), la scuola elementare, il centro commerciale, per poi passare alle fognature e altri luoghi secondari quali il negozio dei pegni e il faro.
Ognuna di queste location possiederà una doppia "realtà" se così possiamo definirla.
Se prima l'ospedale vi sembrava un luogo sicuro, state pur certi che quando uscirete da lì non vorrete più tornarci per le atrocità e l'orrore vissuto li dentro.


Nonostante Silent Hill sia un gioco di vecchia data riesce sempre a farmi spaventare, con quelle angolazioni isometriche e contorte, con il suono della radio che segnalava la presenza di un nemico e la continua presenza di Enigmi durante il gioco che ti facevano scervellare ma ancora di più incuriosire.
Altro punto di forza della serie è proprio quello legato alla colonna sonora affidata a Akira Yamaoka, celebre compositore giapponese che ha contribuito alla realizzazione della colonna sonora dei primi 4 capitoli del brand.


Insomma, Silent Hill è riuscito a convincermi ma sopratutto è riuscito a formarmi come videogiocatore in quanto adesso apprezzerò molto di più un Horror Psicologico da un semplice Survival come ci è soliti vedere ultimamente.

Detto questo spero che le mie impressioni su questo gioco vi siano piaciute e.. alla prossima! (Roby)

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