domenica 1 giugno 2014

Recensione: X-men Days of the Future Past


Ben ritrovati con una nuova recensione carissimi Gamers.
Proprio così, quello che sto per recensirvi non sarà un gioco bensì un Film.


Il Film di cui volevo parlarvi oggi è una delle pellicole a sfondo fumettistico che più aspettavo, arrivando a superare il mio Hype per The Amazing Spiderman 2.
Per la regia di Bryan Singer e una storia scritta rispettivamente da Simon Kinberg, Matthew Vaughn, Jane Goldman ispirata al fumetto del mitico Stan Lee e del grande Jack Kirby oggi recensirò "X-men Days of the future past" o semplicemente tradotta in italiano "X-men giorni di un futuro passato", considerato dal sottoscritto uno dei migliori film del Marvel universe che maggiormente rispecchia quello che un lettore vorrebbe vedere al cinema.

Prima di iniziare a scrivere preciso che ho incominciato a familiarizzare con il fumetto americano da quasi 2 anni a questa parte, anche se ho avuto modo di recuperare alcune saghe cardine del mondo Marvel tra cui la storia alla quale è ispirata questo film.
I miei saranno pareri da appassionato sia di comics che di pellicole cinematografiche.

Dopo avervi annoiato con queste premesse, iniziamo!

Trama (In breve) 

Il film inizia con uno scenario post apocalittico, il futuro si rivela essere una continua lotta per la sopravvivenza e i pochi mutanti rimasti sono costretti ad inviare nel passato un X-men in grado di compiere un viaggio nel tempo per fermare il piano di Bolivar Trask (Peter Dinklage) e delle sue sentinelle in grado di identificare e sconfiggere ogni tipologia di mutante.
Essendo un viaggio spirituale solo Wolverine (Hugh Jackman) è in grado di viaggiare anni addietro per sventare la minaccia, così decide di rivolgersi, come gli era stato detto dallo Xavier del futuro (Patrick Stewart) all'alter ego del professor X passato (James McAvoy).
Un particolare non poco irrilevante è senz'altro il ruolo che Mysitca alias Raven (Jennifer Lawrence) occupa in questo film.
Infatti è proprio a causa dei suoi geni che il progetto di Trask abbia dato vita negli anni a delle sentinelle mutaforma in grado di adattarsi ad ogni condizione ambientale e di assorbire i poteri di qualsiasi X-men arrivando al punto di sterminare e decimare la razza mutante.
L'obiettivo di Wolverine, dopo aver reclutato quello che resta della squadra mutante di metà anni 70 con Bestia (Nicholas Hoult), il giovane Magneto (Michael Fassbender) e Xavier, è quello di fermare Raven intenta ad uccidere Trask per vendicare e riscattare i suoi ideali.

Questa era la trama per sommi capi, adesso sono pronto a sviscerarvi questo film analizzando quello che mi è e non mi è garbato facendo opportuni riferimenti e confronti con il fumetto.
Non vorrei rovinare l'esperienza a qualcuno, per tanto da ora in poi non farò caso a probabili SPOILER e anticipazioni relative al film.

...Io vi ho avvisati...

Pro:

La cosa che mi è piaciuta tanto in questo film è la presenza di un personaggio che personalmente non conosco ma che ho avuto modo di conoscere grazie alla piccola parte che gli ha dedicato il regista.
Sto parlando di Evan Peters nel ruolo di Quick Silver, che ci ha veramente regalato tanto in quei 20 minuti che lo hanno reso partecipe mentre era intento, insieme a Wolverine e compari, a liberare suo padre dalla prigione di massima sicurezza situata nelle profondità sotterranee del Pentagono.
Avete letto bene, per chi ben conosce questo personaggio Pietro Maximoff è il rispettivo figlio di Magneto, solo che quest'ultimo non sa di essere diventato padre durante la sua permanenza in carcere.


Come avrete sicuramente intuito dall'immagine, una delle scene che mi ha fatto letteralmente sobbalzare dalla sedia esclamando, "Che meraviglia" è stato proprio il suo intervento nel domare una sparatoria durante la fuga di Magneto dal Pentagono.
Quick Silver vive la vita a modo suo, sempre più avanti rispetto agli altri per le sue straordinarie capacità di correre ad una velocità mostruosa e quindi anticipare di molti secondi le mosse del nemico.
In quella scenetta di 2 minuti si vede l'essenza del giovane personaggio, capace di far sorridere ma anche di farci restare impalati grazie anche ad uno Slow motion veramente realizzato come Dio comanda.


Altra scena che mi ha letteralmente fatto aprir la bocca da cotanta magnificenza è stata quella di Blink che generava i portali e respingeva le sentinelle.
Non conoscendo il personaggio sono rimasto ugualmente colpito dalle capacità e dei poteri che possedeva ma sopratutto, ero a bocca aperta quando Colosso si tuffava nei portali per tenere a bada le sentinelle, semplicemente magnifico!


Ma in confronto all'essenza del film in se, queste sono solo piccolezze.
Basti pensare che avrò detto si e no il 15% e neanche delle cose da dire su questo capolavoro ma per questioni di tempo non voglio realizzare un poema, ne tanto meno una recensione striminzita.


La cosa più bella presente in ogni film di X-men sono i dialoghi che Charles ed Erik, tra il bene e il male.
Da un lato vediamo la razionalità, la moderazione e la non violenza del professor X nel trovare una pace duratura con gli umani, mentre dall'altra osserviamo chi, per più di una volta, è stato discriminato e che adesso è accecato solo ed esclusivamente dalla vendetta e dallo sterminare la razza umana per rivendicare il suo diritto mutante.
Ma negli anni 70 le cose non sono come da sempre ci ha abituato lo stesso Singer nella trilogia classica degli X-men.
Xavier fa uso di particolari droghe che gli consentono l'uso delle gambe ma annullano gli effetti del suo potere telecinetico, bestia riesce a domare la sua mutazione con lo stesso siero, Magneto è rimasto coinvolto nell'omicidio di Kennedy anche se è stato proprio lui a deviare la pallottola non riuscendo a impedire l'omicidio del presidente.

Un passato che funziona e che, arricchito da cineprese e eventi storici dell'epoca, riesce a rendere ancora di più la sua genialità.

Altro punto a favore della pellicola è l'atteggiamento maturo mostrato dallo stesso Wolverine che si rende conto di non essere all'altezza della situazione ma cercherà in tutti i modi di supportare e avere fiducia nel giovane Xavier a controllare i suoi poteri.
Vediamo perciò un Wolverine pacato e calmo anche se ciò non toglie la sua natura animalesca e le brevi scene d'azione che lo rendono partecipe.
Facendo un paragone col fumetto vediamo un Wolverine che rispecchia tutte le caratteristiche anche se non è lui a viaggiare nel tempo bensì Kitty Pride, proprio così, la stessa Kitty che vedete nel film intenta a mantenere un contatto tra il presente e il passato.
Tralasciando il fatto che Kitty non può fare quelle cose vediamo una motivazione convincente nel film ovvero quella del perché è Logan a viaggiare nel tempo invece del professore o di qualsiasi altro personaggio.


Avendo il corpo di Adamantio Wolverine è in grado di viaggiare 30 anni or sono non lesionando la sua corteccia celebrale.
Altro punto di forza del film sono gli effetti speciali e la fotografia tra presente e passato.
Mentre da un lato vediamo un'atmosfera cupa e drammatica dall'altra vediamo i colori accesi e in certi tratti ripresi da telecamere dell'epoca, che rendono il complesso veramente credibile anche per la presenza di atmosfere e location tipiche degli anni 70, con riprese di vita realmente vissuta accostate a scene girate sul set.

In buona sostanza vediamo il film funzionare per il meglio, con niente lasciato al caso e spiegato e chiarito durante la narrazione.

Ma la cosa più bella in assoluto è stata la capacità di Singer a cancellare le cazzate fatte nella trilogia originale, in particolar modo in X-Men 3 Conflitto finale dove abbiamo assistito alle male porcate come la morte di Jean Grey, Ciclope e dello stesso Xavier.
Sfruttando il cambio degli eventi temporali, il regista ha praticamente cancellato quanto abbiamo assistito negli eventi precedenti e ha riportato in vita tutti i personaggi, ripristinando la struttura della Xavier's School.
A molti questa cosa ha garbato come ha fatto scalpore e ha sconcertato il popolo di gente abituato al film.
Io sono rimasto veramente colpito anche per quello che fa Mystica nella scena finale quando, nei panni del generale William Stryker, recupera Wolverine nel mare.
Molto probabilmente nel prossimo film vedremo Logan con gli artigli d'osso invece che con gli artigli di Adamantio proprio perché potrebbe non essere stato oggetto di esperimenti da parte del crudele generale.

Le cose positive son veramente tante di questo film e non basta un post per dirle tutte.
Giusto per dirvi l'ultima cosa che mi ha fatto sorridere è la scena dopo le quinte di quando Magneto solleva le piramidi preannunciando l'era di Apocalisse.
Aspettiamoci un seguito grintoso e pieno di colpi di scena..


I Contro: 
I pochi contro che ho notato in "X-men : Days of the Future Past" sono le incongruenze con il fumetto, anche se non sono poi così grave visto che il film è riuscito più che bene.
Prima cosa, Wanda e Pietro sono fratelli gemelli.
Altra cosa, oltre i superpoteri di Kitty Pride poco fedeli a quelli del fumetto mi ha dato un pò fastidio il doppiaggio italiano.

Ma Havok quando me lo sviluppano?
Non riesco a vederlo come una semplice comparsa

Ultima cosa che mi fa leggermente storcere il naso è il comportamento di Bestia verso il suo gene mutante.
Bestia è forse uno dei pochi X-Men fedeli alla loro natura mentre nel film questa figura è del tutto storpiata, infatti arriva al punto di adoperare sieri per curarsi.




Come potete vedere i contro sono veramente pochi e banali rispetto a quello che il film ha da offrire.
Io vi consiglio vivamente di andarlo a vedere, io ho assistito al film in 2D anche se mi hanno detto che il 3D non è poi tutto sto granché come nella maggior parte del film che supportano questo ulteriore formato.

Io vi do appuntamento ad una prossima recensione che potrebbe trattare di qualsiasi altro argomento.
Spero di non essermi dilungato troppo e di non avervi annoiato.

Alla prossima Gamers! (Roby)





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